crocifissione di Cristo con la Madonna e santi
retablo
Tipo:
Opere; retablo; Oggetto fisico
Categoria:
Opere d'arte visiva
Autore:
polittico formato da nove tavole principali disposte su tre file, ai piedi delle quali si trova la predella, suddivisa in sette scomparti. Le tavole più alte presentano una cornice lignea gigliata, adornata da piccoli racemi e, nella parte terminale, un fondo blu decorato con stemmi dorati (nelle tavole laterali). Le scene della predella sono incorniciate nella partesuperiore da un breve profilo tondeggiante. Ai dieci pezzi principali si aggiungono nove tavole di piccole dimensioni: ciò che rimane dei polvaroli
L'opera fu eseguita dai pittori catalani Joan Figuera e Rafael Thomas nel1455, su commissione di Michele Gros, guardiano del convento di san Francesco di Stampace, e del privato cittadino Francesco Oliver (Aru, 1921). Venne collocata nella chiesa adiacente il convento francescano, dove si trovava ancora nella seconda metà dell'Ottocento (Spano, 1861), nella cappellacentrale di destra. Dopo la demolizione dell'edificio religioso entrò a far parte della collezione pubblica cui ancora appartiene. I problemi critici più dibattuti riguardo il retablo sono due: la cultura d'origine dei due pittori e le sue possibili contaminazioni; la distinzione delle mani degli stessi all'interno dell'opera. La provenienza del Figuera e del Tomas dalla capitale catalana negli anni intorno alla metà del secolo XV rimanda al pittore di corte Jacomart (San Benito, Valencia) e all'ormai avviata bottega di Jaume Huguet, influenza distinguibile soprattutto nelle scene laterali del retablo. Su questa base predominante di netta maniera iberica siinseriscono elementi cosmopoliti: aperture plastiche e decorative flandro-borgognone nelle figure degli angeli, "prospettive alla Konrad Witz" (Serra, 1985) nelle scene laterali, le quali non possono che condurre alle coeve elaborazioni pittoriche napoletane. Queste ultime dovevano essere a conoscenza di almeno uno degli autori o per precedenti soggiorni nella penisola - da un documento risulta la presenza del Tomas a Napoli nel 1456 - o grazie ai continui scambi fra Napoli e Barcellona. Fin dalla scoperta del documento di commissione, nel quale erano citati i nomi dei due pittori, lastoriografia artistica si è impegnata a distinguerne i diversi interventinell'opera, giungendo ad ipotesi diverse, nelle quali è messa in rilievo alternativamente l'importanza del Figuera (Post, 1930; Delogu, 1948; Caleca, 1985; Pescarmona, 1987) o del Tomas (Serra 1985, 1990), primo firmatario del contratto e documentato a Napoli in un momento cruciale per la cultura pittorica del Quattrocento. Quasi tutti gli studiosi concordano nell'indicare diversi livelli di abilità pittorica all'interno dell'opera: la mano più esperta è certamente quella che dipinse la tavola centrale con san Bernardino e gli angeli; su un piano di minore impegno si collocano le scene laterali e la predella, mentre ad una terza mano, probabilmente un aiutante di bottega locale, si attribuiscono i profeti del polvarolo e i due pannelli mediani alti raffiguranti la Crocifissione e il Compianto sul Cristo morto
Data di creazione:
sec. XV; 1455
Soggetto:
crocifissione di Cristo con la Madonna e santi
PERSONAGGI : SAN BERNARDINO DA SIENA
Materia e tecnica:
tavola/ pittura a tempera
Estensione:
altezza: cm 400; larghezza: cm 224; altro: cm 2,5
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
Quest'opera di MetsTeca è distribuita con Licenza Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale.
Oggetti digitali
Indirizzo: Pinacoteca Nazionale, p.zza Arsenale, 1, Cagliari (CA), Sardegna - Italia - pinacoteca - piano superiore, inv. DI4 (1889)
Riferimenti
È riferito da: Scheda ICCD OA: 20-00135157
In: I dipinti della Pinacoteca nazionale di Cagliari
Identificatore: work_33440
Diritti
Detentore dei diritti: proprietà Stato, Ministero per i Beni Culturali e Ambientali
Licenza: Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale