I quattro tori
PAESAGGIO CON ANIMALI
DIPINTO
Tipo:
Opere; DIPINTO; Oggetto fisico
Categoria:
Opere d'arte visiva
Autore:
Paulus Potter nacque nel 1625 a Enkhuizen, città portuale sullo IJsselmeer, all'estremità orientale della penisola dell'Olanda settentrionale. Ebbe le prime esperienze pittoriche nel corso degli anni Trenta, presso lo studio del padre Pieter, pittore di storia, ad Amsterdam. Nel 1641 è ricordato come studente di pittura presso lo studio di Jacob de Wet, altro pittore di soggetti storici che aveva lavorato per le cerimonie dell'ingresso in città di Enrichetta Maria d'Inghilterra: pur sotto la sua supervisione egli ebbe sempre una speciale predilezione per lo studio del paesaggio e dalla metà degli anni Quaranta si dedicò esclusivamente alla pittura delle piatte campagne olandesi, con scene di animali e contadini (A.L. Walsch, in The Dictionary of Art, vol. 25, New York 1996, pp. 369-371). Per questo egli è oggi considerato il fondatore del genere "animalista" tipico dell'arte fiamminga seicentesca e assai diffuso presso i collezionisti del XVIII e del XIX secolo.||E' probabile che l'influenza delle opere di Pieter van Laer sia stata di grande importanza nel conferire monumentalità e luminosità alle composizioni di Potter: in seguito ai suoi stimoli egli incominciò ad usare strategicamente la posizione degli animali, in modo tale da conferire maggiore spazialità. Dai tardi anni Quaranta le sue pitture sono caratterizzate da un rustico naturalismo, con la scelta di soffermarsi sui dettagli del lavoro contadino e con l'intento di illuminarlo di una luce positiva, come accadeva nella contemporanea letteratura.||Nel 1646 Potter si unì alla Gilda di San Luca di Delft e nel 1649 a quella dell'Aja, dove probabilmente viveva. In questo periodo egli dovette trovare una più sofisticata clientela che amava farsi ritrarre mentre passeggiava nelle campagne e forse per questo motivo egli si persuase a trasferirsi nel centro di Amsterdam, dove morì all'età di soli 29 anni (ibidem).||La composizione raffigurata su questa tavola è all'apparenza molto semplice, ma in realtà Potter vi si era applicato con assiduo interesse, studiando per anni le pose degli animali che ricorrono infatti in altri dipinti e in un quaderno di disegni incisi pubblicato nel 1650: i tori, coprendosi parzialmente l'un l'altro e guardando alternativamente fuori e dentro l'inquadratura, conferiscono un forte senso di volume e spazialità all'insieme, rafforzato dall'intensa luminosità del cielo lasciato quasi completamente libero da dettagli paesaggistici. Che si tratti di una composizione ampiamente studiata dal pittore è evidenziato da esemplari molti simili - dove tra l'altro ritorna anche l'esile tronco d'albero sulla destra - come nel caso della tavola (40 x 37 cm) inv. n. 368 della Gemaldegalerie di Kassel, firmata e datata 1644, dove però gli animali sono più monumentali perchè ripresi più da vicino; o di quella del Kunstmuseum di Basilea, inv. G1958.36 (25,3 x 30,2 cm) firmata e datata 1646 e caratterizzata da una più ricca vegetazione o ancora di quella in deposito presso la New York City Art Gallery (48,5 x 37 cm) firmata e datata 1647. Il toro accucciato in primo piano, in particolare, ritorna nella terza stampa del cosiddetto Quaderno dei tori, pubblicato nel 1650 da Clement de Jonghe, i cui rami si conservano al Rijksprentenkabinet di Amsterdam (A.L. Walsch, E. Buijsen e B. Broos, Paul Potter. Paintings, drawings and etchings, catalogo della mostra The Pleasures of Paulus Potter's Countryside in The Mauritshuis, The Hague 1994-1995, pp. 64-65, 67, 78-79, 190-193). ||L'opera figurava al numero 23 della Quadreria del Principe Eugenio, come "Paesaggio olandese con quattro giovenche, di Paolo Potter. Su legno. A. 1' 7''; L. 2'". Baudi di Vesme, pubblicando l'inventario nel 1886, commentò che si trattava di uno "stupendo capolavoro, uno dei più preziosi gioielli della Regia Pinacoteca" (Conoscere la Galleria Sabauda. Documenti sulla storia delle sue collezioni, Torino 1982, p. 27). Prima dell'ingresso nella Pinacoteca, l'opera era allestita, assieme a paesaggi di Griffier, nel Gabinetto precedente la Camera del B. Amedeo del Palazzo Reale di Torino, come riscontrabile nello Stato Descrittivo de'Quadri del 1822 (ibidem, p. nn.)||Per la sua elevata qualità esecutiva, l'opera fu prelevata dai commissari della repubblica francese, ma venne recuperata nel 1815.
Data di creazione:
1649 - 1649, sec. XVII, metà; 1649
Soggetto:
PAESAGGIO CON ANIMALI
Materia e tecnica:
OLIO SU TAVOLA
Estensione:
altezza: cm 57.5; larghezza: cm 67, 5
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
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Oggetti digitali
Indirizzo: Palazzo dell'Accademia delle Scienze, Via Accademia delle Scienze, 6, Torino (TO),inv. 57 (1952)
Riferimenti
È riferito da: scheda iccd OA: 01-00217072
In: Dipinti
Identificatore: work_27982
Diritti
Diritti: Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Detentore dei diritti: proprietà Stato
Licenza: Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale