Giovane olandese alla finestra
RITRATTO FEMMINILE
DIPINTO
Tipo:
Opere; DIPINTO; Oggetto fisico
Categoria:
Opere d'arte visiva
Autore:
L'inventario settecentesco del principe Eugenio registra il dipinto al n. 108, come "Donna con un grappolo d'uva in mano, di Gerardo Dov. A. 11''; L. 7'' (Conoscere la Galleria 1982, p. 39; qui a pp. 30-31 si trova il lungo commento al dipinto "Donna ammalata con medico ed altre figure" oggi noto come l'Idropica e conservato al Louvre. Altre opere del Dou sono segnalate alle pp. 34, 35, 40).||L'inventario del Palazzo Reale di Torino risalente al 1754 lo segnala al numero 346 come "Una figlia alla finestra con grappo d'Uva in mano - di Gerard Dou". In questo stesso manoscritto altri sono i dipinti dello stesso pittore: ad esempio al numero 198 "Una figlia alla Finestra con Galline dentro a un cesto"; al numero 376 un "Ritratto d'un vecchio con gran Barba"; al numero 378 "Una donna alla Finestra" (Musei d'arte a Torino, fasc. III, 1994). ||Nel 1777 il Wehrlin lo registra in Palazzo Reale nella seconda camera al numero 61, come "Une fille avec une grappe de raisin,... de Gerard Dou du 1662". Anche qui sono vari i dipinti del pittore fiammingo (Musei d'arte a Torino, fasc. IV, 1994).||Durante il periodo rivoluzionario, l'opera fu condotta al Louvre e restituita nel 1815, diversamente dall'altra celebre opera del Dou anch'essa proveniente dalle collezioni sabaude: la Donna idropica che ancora oggi si può ammirare a Parigi. A proposito, Baudi di Vesme, nella sua edizione del catalogo settecentesco del Principe Eugenio pubblicata nel 1886, commentava che "dopo la perdita dell'Idropica questo è forse il più bel dipinto del Dou che sia rimasto in Italia" (Conoscere la Galleria 1982, p. 39, ma si veda anche pp. 30-31).||La "Galleria di S.M. il Re di Sardegna", inventario redatto nel 1822, segnala la tavola ormai restituita tra le "Scuole oltremontane" al numero 204 come "Una Giovane affacciata alla finestra con un grappolo d'uva che ha staccata dalla vite appoggiata al muro, è perfettamente conservato questo prezioso dipinto" (Conoscere la Galleria Sabauda, p. 130). ||Nel contemporaneo "Stato descrittivo de'Quadri Esistenti negli Appartamenti del Reale Palazzo di Torino" troviamo l'opera menzionata come "Ritratto di una Donna alla finestra" di Gerardow, nella camera del B. Amedeo e vicino ad altre opere fiamminghe e a fianco di una "bambocciata" dello stesso autore (Conoscere la Galleria, pp. nn).||Nel 1851 il dipinto era esposto nella decima sala del Palazzo Madama di Torino, prima sede del museo; nel 1866 esso era esposto nella sala detta "de'capi d'arte" della nuova sede espositiva del Palazzo dell'Accademia delle Scienze.||Nel 1925 il Tenente generale Petitti di Roreto si interessò dell'opera nell'articolo sull'armistizio di Cherasco (1796): qui si raccontava come i negoziatori - Napoleone Bonaparte per la Francia e il Barone de la Tour e il marchese Costa di Beauregard per il re di Sardegna - si "intrattennero, intorno al fuoco, in private conversazioni" durante le quali veniva fatta la richiesta del "bellissimo quadro di Gherardo Dow, che possiede il Re e che passa per uno dei capolavori della Scuola fiamminga", ovvero l'Idropica.||Gerard Dou è considerato il primo e il più famoso dei "fijnschilders", i pittori raffinati di Leida, e si specializzò in piccoli formati, dipinti con abbondanza di dettagli meticolosamente descritti e molto apprezzati dal collezionismo europeo. Figlio di un vetraio, apprese il mestiere del padre e lo esercitò per un certo tempo, poiché venne menzionato nella gilda dei vetrai di Leida nel 1625 e nel 1627, ma nel febbraio dell'anno successivo fu mandato presso lo studio di Rembrandt. Lasciò questo studio dopo circa tre anni e fu tra i membri fondatori della gilda di San Luca della sua città natale. Nelle sue prime opere autonome note, risalenti agli anni Trenta, i soggetti erano studi fisionomici, ritratti e figure intere intente ad occupazioni quotidiane. Dagli anni Quaranta diventò assai frequente il motivo della nicchia/finestra a trompe-l'oeil, di derivazione rembrandtiana che, come una seconda cornice, circonda la scena (Baer 1996, pp. 192-195). ||(prosegue in OSS)
Data di creazione:
1662 - 1662, sec. XVII, terzo quarto; 1662
Soggetto:
RITRATTO FEMMINILE
Materia e tecnica:
OLIO SU TAVOLA
Estensione:
altezza: cm 38; larghezza: cm 29
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
Quest'opera di MetsTeca è distribuita con Licenza Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale.
Oggetti digitali
Indirizzo: Palazzo dell'Accademia delle Scienze, Via Accademia delle Scienze, 6, Torino (TO),inv. 37 (1952)
Riferimenti
È riferito da: scheda iccd OA: 01-00217068
In: Dipinti
Identificatore: work_27978
Diritti
Diritti: Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Detentore dei diritti: proprietà Stato
Licenza: Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale