reliquiario antropomorfo
Tipo:
Opere; reliquiario antropomorfo; Oggetto fisico
Categoria:
Opere d'arte visiva
Autore:
Il primo bollo è il bollo camerale prescritto dalla prammatica LVII "De Monetis", emanata il 19 agosto 1690 dal viceré conte di S. Estevan, e, precisamente, tale bollo, sebbene la data appaia lacunosa, è riconoscibile come quello in uso negli anni 1694 - 95; infatti, nel 1696 cambia il tipo di corona e nel 1700 per la data saranno espresse le ultime tre cifre del millesimo. Il secondo bollo è quello di un console dell'arte, Giuseppe Califano, in carica nel 1695. Entrambi questi punzoni sono stati impressi sul basamento, che, per i dati sopra esposti, è databile al 1695 ed appare distaccarsi dal punto di vista stilistico, per maggior compostezza, dalla parte superiore, la cui ornamentazione è più ricca ed ostentata. Essa, del resto, presenta uno stemma vescovile riferibile a Mons. Nicola Carmine Falcone, vescovo di S. Severina dal 1743 al 1759, ed è dunque più tarda di 50 - 60 anni rispetto al basamento che, in una delle lastre concave, mostra anche un blasone dal quale non è stato possibile risalire al casato cui appartiene.
Base triangolare su piedi a volute e testine di putti alati. Un primo segmento della base ha profilo convesso a foglie di acanto rovesciate, raccordato al resto della base da modanatura liscia. Parte centrale a parallelepipedo esagonale a lastre concave di cui quella centrale contenente stemma nobiliare, le altre decorate a volute e foglie. Zona superiore a baccellature, alveolo di innesto a balaustra con foglie. Braccio ad innesto cupoliforme, manica decorata a fiori e foglie, oculo apribile incorniciato da volute, preceduto da stemma vescovile. Finto merletto e polsino terminali. Mano e testine dei putti sono realizzate per fusione, mentre tutto il resto è lavorato a sbalzo e cesello; tracce di doratura si scorgono sulla mano e sull'incorniciatura dell'oculo attraverso il quale è ancora possibile vedere una reliquia.
Data di creazione:
1690 - 1699, sec. XVII, fine 1740 - 1760, sec. XVIII, metà; 1690 - 1699; 1740 - 1760
Materia e tecnica:
argento/ fusione/ sbalzo/ cesellatura/ doratura
Estensione:
altezza: cm. 62; altro: cm. Base: MISA 2 MISL 20. Braccio: MISA 44. Base a triangolo equilatero: lato MISN 22
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
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Oggetti digitali
Indirizzo: Museo Diocesano di arte sacra, Piazza Campo, Santa Severina (KR), Calabria - Italia -
Riferimenti
È riferito da: scheda iccd OA: 18-00023506
Identificatore: work_21431
Diritti
Diritti: Arcidiocesi di Crotone - S. Severina
Detentore dei diritti: proprietà Ente religioso cattolico
Licenza: Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale