MuseID
  • Chi siamo
    • A chi si rivolge
    • Come funziona
    • Crediti
    • Contatti
  • Il progetto
    • Dati.culturaitalia
    • MuseiD-Italia
  • Attività
    • Progetti in corso
    • Progetti conclusi
  • Partner
    • Istituti fornitori
    • Europeana
    • Infrastrutture di ricerca
    • Amici di Culturaitalia
  • Aderisci
    • Perché aderire
    • Come aderire
    • Segnala al portale
    • Documentazione tecnica
  • Servizi di supporto
    • Lo standard IIIF
    • Linked Open Data
    • IPR e licenze per il riuso
  • Indice
  • Articoli
    • Non categorizzato
    • Eventi
    • Focus
    • Percorsi
  • Home
  • Scheda della risorsa - oai:culturaitalia.it:museiditalia-work_14590

Reliquiario di Sant'Alò

Torna ai risultati della ricerca

Santi
reliquiario

Tipo:

Opere; reliquiario; Oggetto fisico

Categoria:

Opere d'arte visiva

Autore:

Maestro di Sant'Alò (attivo a Spoleto tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo)

Il Crocifisso reliquiario con le due tavolette reliquiario formano un vero e proprio corpus. La critica ha avanzato il nome del Maestro di Sant'Alò, per la peculiarità stilistica umbra a contatto con la miniatura e con il rinnovamento artistico del cantiere diAssisi dell'ultimo ventennio del Duecento. La storia critica del piccolo complesso (escludendo l'icona con la figura del Redentore) nasce con Faloci Pulignani ( 1909, pg. 72) che ne scioglie le iscrizioni e lo data prima del 1276, mettendone in risalto l'interesse agiografico. Riscoperto da Toscano (1953,pp. 99-106) che ne rintraccia le componenti stilistiche del'ambiente cavalliniano, negato dal Longhi (1973, pp.13-14) che riconosce l'alta qualità del pittore che esegue l'opera, ma lo definisce come una personalità squisitamente umbra. Meiss (1962, pg. 10) individua delle somiglianze con lo stile del Maestro di Cesi, tanto da supporne la formazione presso la bottega dell'artista umbro. Ancora Toscano (1974, pg.23) avvicina ai santi delle tavolette un frammento di affresco con una testa d'angelo in Santa Maria di Morro presso Spoleto; infine il Todini (1989, I, p.173) riconferma trattasi di un artista spoletino che rielabora elementi della tradizione romana e assisiate e che si pone come l'immediato antecedente del grande Maestro di Cesi. La storia del corpus del Reliquiario di Sant'Alò risale all'epoca di Gregorio IX eletto Papa nel 1227 che riconsacrò la chiesa delle benedettine (San Paolo Inter Vineas) e fece loro dono di preziose reliquie, custodite poi nel Crocifisso e nelle tavolette che seguirono poi le religiose nei loro trasferimenti successivi (a Sant'Agata nel 1396, poi a Sant'Ansano, quindi nel 1885 a Sant'Alò). Negli anni sessanta il Comune di Spoleto si interessò all'acquisto di tutto il gruppo anche perchè il trasferimento delle monache benedettine dal monastero di Sant'Alò a quello di Santa Lucia di Trevi comportava l'allontanamento da Spoleto dei preziosi manufatti; vengono acquistati dal Ministero della Pubblica Istruzione il 5 Ottobre 1973 e successivamente collocati nella Galleria Nazionale dell'Umbria; nel 1982 vennero infine depositati alla Pinacoteca Comunale di Spoleto.
Il recto del reliquiario a tabella, presenta nel bordo una decorazione punzonata doppia con leggero graffito a palmette. La decorazione punzonata è presente anche all'interno delle aureole che sulle ghiere delle stesse; tale ornamentazione è visibile nella striscia sottostante la scritta sacra. Lungo il perimetro della tabella sono presenti infilature di pietre di vetro colorato; il reliquiario presenta nella superiore un incasso tripartito contenete le reliquie dei Santi.

Data di creazione:

1290 - 1310, secc. XIII/ XIV, fine/inizio; 1290 - 1310

Soggetto:

Santi
Personaggi: San Pietro: San Paolo: Sant'Andrea: San Giacomo Maggiore: San Filippo: San Bartolomeo: San Tommaso: San Giacomo Minore: Madonna: Santa Margherita: Santa Lucia: Sant'Agata: Santa Cirilla: Santa Blavia (?). Decorazioni.

Materia e tecnica:

tavola/ pittura a tempera; vetro/ cabochon

Estensione:

altezza: cm 24; larghezza: cm 30

immagine

Condizioni d'uso della risorsa digitale:
Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale
Quest'opera di MetsTeca è distribuita con Licenza Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale.

Consulta la risorsa

Oggetti digitali

Indirizzo: Rocca Albornoziana, Piazza Campello - 06049 Spoleto, Spoleto (PG) - Sala XI/3,inv. 1077 (1918)

Riferimenti

È riferito da: scheda iccd OA: 10-00017270

In: Galleria Nazionale dell'Umbria - Depositi

Identificatore: work_14590

Diritti

Diritti: Ministero per i Beni e le Attività Culturali

Detentore dei diritti: proprietà Stato

Licenza: Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale

  • Pico
  • Mets

Documenti simili

Immagine

Maestro di Sant'Alò (attivo a Spoleto tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo), Reliquiario di Sant'Alò - Spoleto (Perugia)


oai:culturaitalia.it:museiditalia-work_14588

Immagine

Maestro di Sant'Alò (attivo a Spoleto tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo), Reliquiario di Sant'Alò - Spoleto (Perugia)


oai:culturaitalia.it:museiditalia-work_14589

Immagine

Maestro di Sant'Alò (attivo a Spoleto tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo), Reliquiario di Sant'Alò - Spoleto (Perugia)


oai:culturaitalia.it:museiditalia-work_14591

Immagine

Cenacolo di Sant'Apollonia - Firenze (Firenze)


oai:culturaitalia.it:museiditalia-mus_472

MuseID
Cultura Italia
Ministero della Cultura (MiC)
  • Contatti
  • Accessibilità
  • Termini d’uso
W3C quality assurance: html 5
Questo sito utilizza solo cookie tecnici Per ulteriori informazioni consulta l’informativa presente al link