Tipo:
Luoghi della cultura; Ente/Istituzione
Categoria:
Musei archeologici
Responsabile:
Responsabile: POLO MUSEALE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
Il Museo fu fondato nel 1817 da Michele della Torre Valsassina, studioso ecclettico e appassionato di archeologia, per accogliere e rendere subito fruibili ai concittadini i reperti portati alla luce nelle campagne di scavo condotte a Cividale e nel territorio, con sovvenzioni dell'Imperatore d'Austria Francesco I.
Nel corso dei suoi due secoli di storia, il Museo si è arricchito anche di importanti opere di oreficieria sacra e profana di epoca medievale e rinascimentale, di una Biblioteca storica che raccoglie circa 8000 volumi a stampa compresi fra il XV ed il XIX secolo, e di un ricco Fondo Codici che raccoglie manoscritti compresi fra il V ed il XVII secolo, tra cui l'antico Evangeliario di San Marco, che documenta l'origine del Capitolo, ed esemplari riccamente miniati come i salteri di Egberto e di Santa Elisabetta.
Oggi il Museo ha sede nel Palazzo dei Provveditori Veneti, costruito nel tardo XVI secolo su progetto di Andrea Palladio: al piano terra è collocata la sezione lapidaria con reperti databili dall'età romana al periodo rinascimentale, che permettono al visitatore di seguire l'evoluzione e la storia della città dal municipium di Forum Iulii, alla Civitas Austriae degli splendori patriarcali fino alla dominazione veneziana.
La visita prosegue al piano nobile dove, dopo una sezione dedicata agli eccezionali complessi decorativi in bronzo provenienti dal foro di Iulium Carnicum (Zuglio), trova spazio ed ampio respiro la civiltà dei Longobardi, con le splendide testimonianze materiali rinvenute nelle ricche necropoli cividalesi ed in altre località del ducato longobardo del Friuli, che fanno del Museo un punto di riferimento tra quelli dedicati all'altomedioevo.
Da segnalare in particolare tra tanti tesori, l'esposizione della necropoli di San Mauro nel salone, dove le dieci sepolture ricostruite sulla base dei dati di scavo consentono ai visitatori di apprezzare direttamente i rituali funerari longobardi; l'eccezionale sepoltura privilegiata di "Gisulfo", l'unica tra le sepolture "principesche" di epoca longobarda che ci sia pervenuta integra in Italia, e la splendida collezione di aurei longobardi della Fondazione CRUP, seconda solo a quella del British Museum.
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