Museo archeologico statale di Cingoli - Cingoli (Macerata)
Tipo:
Luoghi della cultura; Ente/Istituzione
Categoria:
Musei archeologici
Responsabile:
Responsabile: DIREZIONE REGIONALE MUSEI MARCHE
Il Museo, ospitato all’interno del Palazzo Comunale e affacciato sulla principale piazza di Cingoli, viene istituito nel 1994 a partire dalla necessità di dare spazio espositivo agli importanti rinvenimenti restituiti dal giacimento archeologico di Moscosi - Piano di Fonte Marcosa, insediamento con continuità di vita a partire dall’ età del bronzo fino all’età romana scavato, nel corso degli anni ’80, in previsione dei lavori per la costruzione della diga di Castriccioni. I materiali, esposti nella sala al piano seminterrato del Museo, documentano l’interessante tipologia insediativa di tipo sub-palafitticolo in relazione alla quale si espone l’unico esempio noto nelle Marche di reticolato di travi lignee relative alla pavimentzione di un’abitazione. Si conservano inoltre materiali che attestano la progressiva articolazione sociale ed economica dell’insediamento e, in particolare, l’esistenza di attività artigianali e metallurgiche a partire dal bronzo recente.
A questo importante nucleo originario di reperti si sono aggiunti, in un successivo ampliamento del 1997, i rinvenimenti preistorici, protostorici e fino all’età romana provenienti dal territorio. I reperti della collezione consentono di delineare un ampio quadro conoscitivo per quel che riguarda l’evoluzione delle vicende storiche del vasto comprensorio cingolano e soprattutto l’articolazione insediativa e territoriale, le relazioni commerciali e culturali che hanno condizionato nei secoli il complesso rapporto tra l’uomo e l’ambiente, qualificando il Museo di Cingoli come museo del territorio. La sezione preistorica conserva tra le più antiche attestazioni riferibili alle fasi più antiche del Paleolitico marchigiano, mentre nella quarta ed ultima sala dell’esposizione si sviluppa il percorso focalizzato sui siti della valle del Musone e del Potenza che cominciano ad emergere per importanza a partire dall’età orientalizzante. Tra questi l’importante area santuariale di San Vittore di Cingoli, con continuità di vita a partire dal VI secolo a.C. e fino alla prima età imperiale e probabile sede in età romana del pliniano municipio di Planina. Alle successive fasi della romanizzazione e dell’età imperiale romana si riferiscono, infine, i reperti provenienti da Pian della Pieve, probabile prefettura romana e di Borgo San Lorenzo, sede quest’ultima del municipio romano di Cingulum.
La sezione romana oltre ai reperti ceramici, bronzei, vitrei e numismatici comprende, una statua in calcare raffigurante il dio frigio Attis e, infine, un insieme di testimonianze epigrafiche di particolare rilevanza documentaria in riferimento al municipio romano.
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