Tipo:
Luoghi della cultura; Oggetto fisico
Categoria:
Aree archeologiche; Musei archeologici
Responsabile:
Responsabile: SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGIA, BELLE ARTI E PAESAGGIO PER L'AREA METROPOLITANA DI ROMA LA PROVINCIA DI VITERBO E L'ETRURIA MERIDIONALE
È uno dei più famosi ipogei di Vulci, scoperto nel 1857, appartenuto alla famiglia dei Saties. La tomba ha una pianta complessa, preceduta da un lungo e profondo dromos. Si articola in sette camere funerarie che si dispongono intorno all'atrio ed al cosiddetto tablino, costituente un unico grande vano centrale detto a 'T' rovesciata. Le pareti di quest'ultima camera presentavano pregevoli decorazioni pittoriche con un ciclo di dipinti unico nel panorama della pittura etrusca di età tardo-classica, di cui restano solo alcune tracce in situ. La maggior parte delle pitture, infatti, sono state distaccate dalla sede originaria nel 1863 dai principi Torlonia, allora proprietari del monumento, e fanno attualmente parte della Collezione Torlonia, conservate a Villa Albani in Roma. Il fregio decorativo si snoda attraverso diversi 'quadri' e contrappone celebri episodi del mito greco ed altri della storia dell'Etruria e di Roma.
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È riferito da:
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È gestito da :
Gestore: Fondazione Vulci
Fonte dati
Anagrafe Luoghi della CulturaIdentificatore: mus_286
Diritti
Detentore dei diritti: Ente MiBAC
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