Tipo:
Luoghi della cultura; Ente/Istituzione
Categoria:
Musei
La Compagnia dei pupi di Caltagirone ha tenuto cartello fin dal lontano 1918 grazie al suo animatore, Don Gaetano Russo, e ha resistito sino al 1989. Nel 1992, grazie all’intervento dei proprietari della collezione di Pupi e Cartelli e di alcuni privati, il Teatrino è stato riaperto e riportato all’immagine originaria. La collezione di pupi comprende settanta soggetti di dimensioni che variano da 1,20 a 1,45 metri, interamente costruiti in legno, e cinquanta teste di ricambio che consentono di avere a disposizione un gran numero di personaggi. I pupi sono vestiti da abiti in raso e velluto e dotati d’armature in rame e ferro lavorati a mano.
Gli spettacoli, che ripropongono le gesta eroiche dell’epopea cavalleresca rinnovate di volta in volta dalla fantasia e dall’estro degli artisti, si svolgono sul palcoscenico dotato di numerosi fondali intercambiabili del 1918 dipinti a mano . Manovratori ed oratori danno vita e voce ai pupi mentre gli aiutanti assicurano l’avvicendarsi dei vari personaggi.
I pupi appartengono alla Scuola Pupara catanese, in contrapposizione a quella palermitana, dalla quale si differenziano sia per le dimensioni (più alti e più pesanti quelli catanesi) sia per le tecniche di fattura e movimentazione. Ad arricchire la mostra vi è un’esposizione di chiavi di carretto e testi storici (datati 1918) dai quali il Russo traeva spunto per le sue rappresentazioni pupare.