Pino Pascali: arte povera e mondi immaginari Collezione
Tipo:
Collezioni; Collezione
Categoria:
Sculture
Il percorso si snoda attraverso le opere più significative del celebre artista pugliese Pino Pascali, morto tragicamente a Roma nel 1968, all'età di soli 33 anni. La sua esperienza artistica fu breve e folgorante. Al seguito di una breve carriera come scenografo, nel 1965 inaugura a Roma, presso la galleria 'La tartaruga', la sua prima personale; in soli tre anni si impone agli occhi di tutta la critica d'arte contemporanea (Vivaldi, Calvesi, Grandi, Rubiu, Boatto, Bucarelli, De Marchis) e dei galleristi d'avanguardia. Scultore e performer, è in grado di coniugare in modo geniale e creativo forme primarie e mitiche della cultura e della natura mediterranee ('Attrezzi agricoli', 'Balla di fieno', 'Campi arati') con le forme infantili del gioco e dell'avventura ('Bachi da setola', 'Dinosauro riposa'). Traduce questo mondo dell'immaginario in strutture essenziali e forme monumentali; le sue false sculture sono realizzate in materiali fragili ed effimeri. In questo modo Pino Pascali riesce a dare una risposta personale alle nuove tendenze provenienti dall'America, quali la Pop e la Minimal Art, precorre l'arte povera, la Body Art e l'Arte concettuale del 1970.
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Indirizzo:
Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea, v.le delle Belle Arti, 131, Roma - 001xx - RM
Identificatore:
coll_398
Diritti
Diritti: licenza_CulturaItalia
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