Presenze straniere tra Ottocento e primo Novecento Collezione
Tipo:
Collezioni; Collezione
Categoria:
Dipinti; Sculture
I primi acquisti di arte straniera si registrano per la GNAM a partire dal 1905, col sostegno del primo direttore Francesco Jacovacci: 'I lavoratori' di Meunier e 'L'uomo con mantello' di Melchers e, a seguire, 'L'inverno' di Kalmykov e il trittico col 'Viaggio della vita' di Quincy Adams. Le iniziative attingono per lo più alle Biennali di Venezia, le Quadriennali di Torino e Roma, le Secessioni romane o lo Società delle Belle Arti di diverse città italiane. Momento centrale per l'incremento delle collezioni resta il 1911, con la nascita della nuova sede per la galleria: la scelta privilegia i maestri stranieri, che sembrano fornire validi modelli di modernità ai giovani artisti italiani tra cui Von Stuck, Klimt, Rodin, Monet, Renoir, Vuillard, Bonnard e Signac. Dal 1962 Palma Bucarelli aprirà in maniera sistematica a stranieri quali Degas, Van Gogh (l''Arlesiana') o Monet ('Ninfee rosa'). Nomi importanti entreranno nella raccolta grazie ad acquisti da privati o donazioni, come i Courbet, Van Gogh e Cézanne della collezione Jucker. Di rilievo le opere ottocentesche di Pitloo, Vernet e Koch. Non secondario è il ruolo giocato negli acquisti dalla scultura, con Troubetzkoy, Leighton, Rodin, Bourdelle e Degas.
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Indirizzo:
Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea, v.le delle Belle Arti, 131, Roma - 001xx - RM
Identificatore:
coll_395
Diritti
Diritti: licenza_CulturaItalia
Licenza: Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale