L'ispirazione al mondo antico Collezione
Tipo:
Collezioni; Collezione
Categoria:
Dipinti; Sculture
Il tema dell'ispirazione a forme e soggetti antichi si apre con il gruppo dell'Ercole e Lica di Antonio Canova, in cui il tema mitologico è interpretato enfatizzando la dimensione eroica. Un diverso classicismo è invece testimoniato dai dodici marmi di divinità romane, risalenti agli anni Trenta-Quaranta dell'Ottocento, il cui stile 'composto' è prossimo ai canoni estetici del Purismo. Verso la metà del XIX secolo si torna, al contrario, ad un classicismo più naturalista, di stampo ellenistico. A tale ambito appartengono le opere di Giovanni Duprè o le tele di Domenico Morelli, vero iniziatore di quel genere neopompeiano che troverà ampia fortuna nella seconda metà dell'Ottocento nelle opere di F. Faruffini, A. Balzico, G. Masini, A. Rondoni e B. Civiletti. L'Esposizione Nazionale di Torino del 1880 segna l'apice della diffusione dei soggetti antichi e della romanità, rivisitata questa volta in chiave moderna con riferimento alle vicende politiche attuali. Protagonisti ne sono E. Ferrari e F. Jerace. Alla fine del secolo, l'antico viene rielaborato secondo una visione simbolista. Chiude il percorso il ritratto di Alessandro Magno di Vincenzo Gemito, esempio di sopravvivenza dell'antichità in un clima artistico già segnato dalle avanguardie e dal ritorno alla 'romanità' novecentista.
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Indirizzo:
Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea, v.le delle Belle Arti, 131, Roma - 001xx - RM
Identificatore:
coll_392
Diritti
Diritti: licenza_CulturaItalia
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