Collezione dei mobili del Museo delle Arti decorative del Castello Sforzesco Collezione
Tipo:
Collezioni; Collezione
Categoria:
Opere d'arte visiva
La collezione ammonta a più di 2000 unità e comprende opere eseguite tra il XV ed il XX secolo, con un'alta concentrazione per il secolo XX. E' rappresentativa dell'area lombarda, con significativi nuclei di mobili genovesi e romani di epoca barocca e veneziani del XVII secolo.
Nel 1996 è stato pubblicato il catalogo scientifico a stampa la cui direzione era stata affidata ad Enrico Colle. La pubblicazione ha costituito il punto di avvio di una prima fase di studio sui materiali della raccolta ed ha comportato una radicale revisione delle attribuzioni. Nel 2008 è stato avviato un progetto di informatizzazione e digitalizzazione delle schede a stampa nell'ambito del Sistema Informativo Regionale Beni Culturali. Il progetto, ancora in corso, prevede l'aggiornamento dei contenuti e la digitalizzazione della documentazione fotografica. Per alcuni oggetti vengono inoltre redatte le schede relative allo stato di conservazione.
La raccolta dei mobili, che ammonta attualmente a circa duemila unità, si costituisce all'inizio del XX secolo da un nucleo pervenuto al Comune di Milano da una famiglia di ebanisti di origine bergamasca, i Mora, che all'epoca abitavano però già stabilmente nel capoluogo, con una bottega sita in via Solferino. Nel tempo la collezione civica si è arricchita di lasciti di famiglie legate a vario titolo alla storia della città - nobili come i Durini o gli Andreani, borghesi come i Boschi - le quali hanno scelto di donare al Comune gli arredi dei palazzi aviti collegando la loro storia collezionistica, originata in palazzi che segnano ancora oggi il panorama locale, a quella della città.La raccolta documenta assai bene la storia del mobile lombardo, con alcune aperture piuttosto ampie sull'ebanisteria barocca romana e genovese e quella veneziana del Settecento. Si segnalano tra i pezzi più importanti il quattrocentesco Coretto di Torchiara, lo stipo Passalacqua, ricca opera lombarda del 1613, e la vastissima raccolta di mobili realizzatati da Giuseppe Maggiolini, tra cui spicca la serie di tre cassettoni che documenta l'evoluzione dal mobile rococò a quello neoclassico. Grazie all'impegno dell'amministrazione civica, che ha consentito un potenziamento degli acquisti, e alla generosità di privati e aziende, che hanno messo a disposizione le opere in loro possesso o da loro prodotte si è sostenuta negli ultimi anni una politica di ampliamento delle collezioni. L'ambito privilegiato è rimasto sempre quello dell'ebanisteria lombarda, ma, con un'apertura alla contemporaneità. La raccolta comprende dunque oggi anche mobili Liberty e di design, da Gio Ponti a Ettore Sottsass. L'attuale allestimento museale della Raccolta dei mobili è stato realizzato nel 2004 a cura di Perry King e Santiago Miranda.
Data di creazione:
1900 post - 2011 ante; XX/ XXI; 1900 - 2011
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
Quest'opera di MetsTeca è distribuita con Licenza Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale.
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Indirizzo:
Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco - Museo delle Arti decorative del Castello Sforzesco, Piazza Castello, 1 - Milano (MI), Italia - proprietà Comune di Milano
Identificatore:
coll_38
Diritti
Licenza: Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale
Riferimenti
È riferito da: scheda SIRBeC COL: COL-LMD30-0000006
In: Raccolte d'arte applicata (Museo delle arti decorative, Museo dei mobili)