Estasi di santa Teresa
dipinto
Tipo:
Opere; dipinto; Oggetto fisico
Categoria:
Opere d'arte visiva
Il dipinto costituisce una copia tratta dall'originale di Pietro da Cortona - già sull'altare della famiglia Santini nella chiesa carmelitana di San Pier Cigoli - da Carlo Bertani nel momento in cui l'opera venne rimossa dall'ubicazione primitiva per essere trasferita nella Villa Santini di Camigliano, dove viene citata dal Trenta nel 1829 (Trenta 1829, p. 204). Secondo la ricostruzione del Kerber, il dipinto del Berrettini sarebbe stato venduto intorno al 1950 al Dottor Giorgio Papasogli che l'avrebbe poi donato ai Musei Vaticani (Kerber 1975, pp. 210-211, nota 6). Sebbene allo studioso sembri più appropriato per la tela un riferimento al Romanelli, da una lettera del 20 agosto 1782, riportata in una scheda della Pinacoteca, risulta che questo "quadro è opera di Pietro Berrettini fatto fare da Cesare ed Agostino Santini l'anno 1635, e fatto collocare nella cappella da loro fatta fabbricare dai fondamenti, con sepolcro per la di loro Famiglia nella Chiesa di Lucca delli Padri Carmelitani. Da me Paolino Santini è stato fatto levare dalla detta cappella, e trasportare in questa mia casa in Camigliano". Sul verso del foglio è poi appuntato: "Il retroscritto quadro fu pagato da Cesare et Agostino Santini all'Autore Pietro Berrettini nell'anno 1635 Scudi di Lucca 200" (Kerber 1975, pp. 210-211, nota 6 e Verena Fischer Pace 1997, p. 113). Per la tela di Villa Guinigi, di buon livello qualitativo e che paradossalmente pare rivelare un aspetto più cortonesco di quella conservata in Vaticano - che dovrebbe identificarsi con l'originale nonostante la già ricordata allusione al Romanelli avanzata dal Kerber - possiamo accettare con riserva la paternità di Carlo Bertani, attivo come scenografo e architetto teatrale, poiché il Trenta nel 1820, menzionando la copia da Pietro da Cortona allora presente in San Pier Cigoli ne riferiva la paternità al Bertani, senza però meglio specificare in quale membro della numerosa famiglia di artisti andasse identificato l'autore (Trenta 1820, p. 120). Nella sua monografia sul Berrettini il Briganti ha presentato il disegno 3003 S degli Uffizi come preparatorio per un Cristo che appare a Santa Margherita da Cortona (Briganti 1962, tav. 288, fig. 73), mentre il Kerber lo ha giustamente rapportato al dipinto della Pinacoteca Vaticana, che ha una replica con leggere varianti nel Musée d'Art et d'Histoire di Ginevra (Kerber 1975, p. 189). Lo studio è stato ultimamente esposto alla mostra sui Disegni del Seicento romano tenuta a Firenze nel 1997 (Verena Fischer Pace 1997, scheda 68, pp. 111-112). La tela, il cui soggetto è stato talvolta interpretato come una Visione di Santa Margherita da Cortona, rappresenta invece Cristo che porge la corona a Santa Teresa - la grande mistica spagnola canonizzata nel 1622, dunque pochi anni prima dell'esecuzione della tela del Berrettini - alla presenza di Sant'Antonio Abate e di un altro santo carmelitano non meglio identificabile, nei pressi di un altare e sullo sfondo di un paesaggio dove si scorge una chiesa, probabilmente allusiva ai numerosi monasteri fondati dall'infaticabile Teresa. Come ricorda Paola Betti, la presenza a Lucca dell'opera del Cortona non fu priva di ripercussioni sull'ambiente pittorico locale, se viene ricordata da Antonio Franchi quale stimolo per liberarsi dalla mal tollerata ingerenza del maestro Giovan Domenico Ferrucci, nel vedervi "membra dipinte di carne, havendo egli imitato col suo colorito il naturale bello" (Nannelli 1977, p. 323, nota 6). Tracce della conoscenza di questo ammirato prototipo si ravvisano inoltre nell'Incoronazione della Vergine eseguita dallo Scaglia nel 1659 per Santa Maria Forisportam e nella Sant'Elisabetta d'Ungheria di Giovanni Marracci, conservata nella Chiesa dei Cappuccini di Borgo a Mozzano (Betti 2000, p. 124).
Data di creazione:
sec. XVIII; 1782
Soggetto:
Estasi di santa Teresa
Personaggi: Cristo; Santa Teresa; Sant'Antonio Abate; santo carmelitano. Figure: angeli. Attributi: (Sant'Antonio Abate) bastone con campanella. Architetture: balaustra; chiesa; campanile. Oggetti: corona; bastone; libro; cuscino; drappo di tessuto.
Materia e tecnica:
tela/ pittura a olio
Estensione:
altezza: cm 307; larghezza: cm 186.5; altro: cm Con cornice 310x189.5
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
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Oggetti digitali
Indirizzo: Museo Nazionale di Villa Guinigi, Villa Guinigi, via della Quarquonia, Lucca (LU) - Sala XVII, inv. 455.28
Riferimenti
È riferito da: Scheda OA: 09-00526967
In: Museo Nazionale di Villa Guinigi
Identificatore: work_93769
Diritti
Detentore dei diritti: proprietà Stato, SBAPPSAE Lucca e Massa Carrara
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