portale
Tipo:
Opere; portale; Oggetto fisico
Categoria:
Opere d'arte visiva
Autore:
maestranza di San Liberatore alla Maiella
La storia non ha tramandato il nome dell'ornatista, ma lo si può riconoscere nello stesso che ha arrichcito le finestre del fianco e delle absidi di S. Maria di Bominaco. una volta accolta come verosimile l'ipotesi che S. Liberatore a Maiella possa essere stato realizzato iniziandosi i lavori intorno al 1007 e condotti a termine intorno al 1080, coem tenderebbero a di mostrare le analisi dei concatenamenti omogenei delle singole partie dovendosi con ciò scartare la vecchia tei di un più tado inserimento dei portali, quello di S. Clemente al Vomano viene ad essereuno dei presupposti, in qualche modo documentati, su cui si fonda l'accettazione di una così� antica datazione per l'insigne monumento alle prime falde della Maiella. La data 1108 sul pilastro sinistro del portale del S. Clemente, viene aporsi in convincente successine agli anni immediatamente seguenti il 1080 e il 1100 dell'architrave di S. Pietro ad Oratorium l'impostazione generale dei tre portali è sostanzialmente assai vicina. Sono quasi identici i motivi dell'archivolto e delle cornici esterne quelli di S. Liberatore e di S. Pietro ad Oratorium; lo stesso può dirsi dei capitelli posti sopra i piedritti del portale principale di quest'ultimo con quello di S. Clemente al Vomano. La tecnica, piuttosto grossolana, a semplice intaglio, è ovunque la stessa. Un altro elemento nel S. Clemente ricorda S. Liberatore, è il motivo a riquadri dello strano piccolo architrave, evidente reimpiego costruttivo, comunque nella decorazione assai vicino al portale che nella basilica sulla Maiella dava accesso al chiostro, scomparso, inghiottito nella frana insieme al monastero adiacente. Strutturalmente di tutti il più semplice, il portale di S. Clemente si inserisce in una facciata priva, almeno oggi di qualunque pretesa architettonica. Un'altra iscrizione con la stessa paleografia del medioevo è incisa sul listello della cornice ornata di questa porta; ma è tutta coperta di licheni e non è decifrabile.
Il portale ripete lo schema di S.Liberatore semplificato al massimo grado. E' sparita la doppia corona dell'archivolto e l'architrave ha preso Le forme più misere.
Data di creazione:
1108 - 1108, sec. XII; 1108
Soggetto:
Sopra gli stipiti ti appaiono per la prima volta due i rudimentali capitelli. Due candelieri d'acanto, riminescente di tipo classico, sorreggno dal basso degli stipiti per sollevarsi in ampie volute, che stringono grandi fiori a stella, fino ai capitelli che sono piccole zone di foglie di palma, allineate le une accanto alle altre. Su di esse l'architrave sembra schiacciare col suo peso. a fianco degli stipiti, piccoli candelieri fiancheggiano le maggiori, senza però salire fino alla loro altezza. Quella di destra è sormontatada un agnello che si rivolge verso un fiore, quelladi sinistra termina alla base dell'iscrizione. L'architrave, bassissimo, ha nel mezo scolpiti due piccoli leoni rivolti all'indietro a ai lati formelle quadrate con èpiccoli fiori. Nell'archivolto il tralcioserpeggiante dell'acanto si riduce per lasciare il posto a grandi foglie di piante acquatiche al posto dei rosoni.
Materia e tecnica:
pietra
Estensione:
altezza: mm. 3850; larghezza: mm. 2400
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
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Oggetti digitali
Indirizzo: Chiesa di S. Clemente al Vomano, Notaresco (TE) - ITALIA
Riferimenti
È riferito da: scheda iccd OA: 13-00220804
Identificatore: work_87600
Diritti
Diritti: Chiesa S. Clemente al Vomano
Detentore dei diritti: proprietà Ente ecclesiastico cattolico
Licenza: Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale