ciborio
Tipo:
Opere; ciborio; Oggetto fisico
Categoria:
Opere d'arte visiva
Autore:
Stando alle Memorie manoscritte seicentesche di Matteo Valerio, nel 1567 venne relizzato il ciborio (R. Battaglia, Le Memorie della Certosa di Pavia, in "Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa, XXII, 1 (1992), p. 175), al cui interno fu rinvenuta in tardo Ottocento una lastra di piombo recante la data 2 giugno 1568 e un'iscrizione che ne riferiva il progetto e la realizzazione allo scultore Ambrogio Volpi (D. Sant'Ambrogio, Il pallio, il tabernacolo, e l'altar maggiore della Certosa di Pavia (1567-1576) di Ambrogio Volpi da Casale, in "Il Politecnico. Giornale dell'architetto civile ed industriale", XLVI (1898), pp. 620-621). La relazione della visita condotta nel 1576 dal delegato apostolico Angelo Peruzzi riferiva che l'apparato, ammirato per la magnificenza dell'insieme e la ricchezza dei materiali, non era ancora completo di tutte le sue parti (Ibid., pp. 624-625). Lavori di completamento dell'apparato marmoreo e bronzeo sono testimoniati fino al primo decennio del del Seicento (S. Zanuso, La produzione n bronzo milanese verso il 1580 e le figure di Annibale Fontana e Francesco Brambilla, in L'industria artistica del bronzo del Rinascimento a Venezia e nell'Italia settentrionale, atti del convegno (Venezia, ottobre 2007), a cura di M. Ceriana e V. Avery, Verona 2008, p. 294 nota 2).
Data di creazione:
1568; sec. XVI; 1568
Materia e tecnica:
marmi policromi
Estensione:
altezza: cm 564; larghezza: cm 158
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
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Oggetti digitali
Indirizzo: viale Monumento, 4 - Certosa di Pavia (PV), Italia - proprietà Stato: Demanio
Riferimenti
È riferito da: scheda ICCD OA: 0300197163A-4
In: Coro
Identificatore: work_85526
Diritti
Licenza: Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale