Tipo:

Opere; fiasca; Oggetto fisico

Categoria:

Opere d'arte visiva

Autore:

bottega irpina

Le fiasche muliebriformi prodotte dai figulai arianesi nel XVIII e XIX secolo, possono essere desunte dai busti muliebri della Capua preromana, trovati anche nella stipe votiva della Dea Mefite presso Rocca San Felice. Possono essere, inoltre avvicinate alle figure delle cosiddette "oranti velate" del I-IV secolo d. C., che a loro volta ricordano i ritratti di Fayum, per le caratteristiche comuni, che possonoriassumersi nell'intensa espressività dei voti, raccolta e concentrata nello sguardo fisso, quasi allucinato dei grandi occhi sbarrati. Probabile dono dell'Adriatica Costruzioni. Proviene dal mercato antiquario.
La fiasca ottenuta con stampo, poggia su di una piccola base circolare, ha la forma di un busto di una donna. Lo stretto corpetto funge da zoccolo, che allargandosi forma il busto della donna. I decori della veste, che riproducono i bei pizzi ottocenteschi, nascondono le rotondità della donna ostentate, invece, nel XVIII secolo. Grandi diademi sono adagiati sui bruni capelli divisi sulla fronte a due bande. Al collo la donna porta una collana a grani ed alle orecchie pendenti a grosse gocce. I colori sono: il giallo chiaro ed ocra, il verde ramina, il blu cobalto, ed il bruno di manganese.

Data di creazione:

1800 - 1849, sec. XIX, prima metà; 1800 - 1849

Materia e tecnica:

maiolica/ lustratura/ pittura

Estensione:

altezza: cm 30