Tipo:

Opere; disegno; Oggetto fisico

Categoria:

Opere d'arte visiva

Autore:

Congdon Grosvenor, William

Congdon si è raramente dedicato al disegno come forma espressiva autonoma, così la mole di disegni raccolti sui taccuini non sono altro che appunti visivi presi durante numerosi viaggi. In questo senso non è possibile, se non raramente, assegnare al singolo disegno un¿opera finita direttamente corrispondente, così questi disegni non vengono nemmeno ad essere schizzi preparatori. La sommatoria di tutti i disegni relativi a un luogo danno origine a una serie di dipinti che non hanno un corrispettivo oggettivo nei disegni stessi. Tutto questo giustifica la presenza degli appunti all¿interno delle immagini (colori, sfumature e spiegazioni di vario genere). Le città marinare sono nei taccuini di Congdon uno dei soggetti più presenti, data la sua abitudine di viaggiare in nave. Qui si sofferma nella descrizione dei posti più significativi da un punto di vista storico artistico ma non disdegna i dettagli quotidiani delle folle dei turisti come dei risvolti più privati che incontra nel suo soggiorno. Conosciamo così i dettagli dell¿arredo degli interni (dal bar alla stanza d¿albergo). Nei disegni veneziani il tratto si fa particolarmente ricco per arrivare a descrivere tutti gli archi di piazza San Marco, il brulichio delle folle viste dall¿alto a passeggio sulle rive del canal grande ecc ecc. fino alle fantasie fiorate dei vestiti delle signore ai tavolini del bar. Le stanze d¿albergo, qui come in altri taccuini, non possono non riportare alla memoria gli interni di Matisse, tanto dettagliati nella ricchezza di particolari da diventare un unico lavorio di superficie.

Data di creazione:

1950; sec. XX, seconda metà; 1950

Soggetto:

veduta
VEDUTA DI CITTA'

Materia e tecnica:

penna su carta

Estensione:

altezza: cm 15; larghezza: cm 22