Madonna con Bambino, San Domenico, angeli, fregio con putti alati
campana
Tipo:
Opere; campana; Oggetto fisico; Michelozzo (?)
Categoria:
Opere d'arte visiva
Autore:
Si tratta della famosa campana, chiamata 'piagnona' dal popolo fiorentino, commissionata da Cosimo il vecchio per il campanile di San Marco, come risulta dall'iscrizione da cui, peró, non si ricava una precisa datazione. Tuttavia si puó ritenere che essa fosse realizzata fra il 1436, anno in cui Cosimo finanzio` i lavori nel convento, e sicuramente prima del 1464, anno della sua morte. La campana veniva utilizzata per convocare i cittadini alle prediche del Savonarola e accompagnava con lenti rintocchi il pianto suscitato dalle sue parole. Nella notte dell'8 aprile 1498 suono` a stormo in soccorso del frate e del convento assediato dai nemici del predicatore che fu arrestato in quella notte e bruciato sul rogo il 23 maggio di quell'anno. L'allora gonfaloniere Tanai de' Nerli, acerrimo nemico del Savonarola, propose al consiglio, che accetto`, di 'punire' anche la campana che fu staccata dal campanile e fatta precipitare sul convento; poi fu trascinata su un carro tirato da somari per tutta la citta` mentre il boia la frustava e il popolo vi scagliava immondizie. La campana fu poi condotta nei locali dell'Opera del Duomo il cui consiglio incarico`, come risulta da un documento pubblicato dal Carocci e citato gia` dal Vasari, Simone del Pollaiolo di rimetterla in sesto per poterla poi collocare sul campanile di San Salvatore al Monte, essendo stata donata ai frati di quel convento. Fu il Cronaca a creare quel sistema ad anelli che permise di attaccare la campana al mozzo di legno di quercia tuttora visibile. Nel 1509 ai domenicani fu permesso di rientrare nel convemto di San Marco e in quell'anno ottennero anche la loro campana, ricollocata sul campanile della chiesa dove resto` fino agli inizi dell'Ottocento quando, viste le sue condizioni, si decise di toglierla e sostituirla con una copia. L'originale fu collocato inizialmente nel chiostro di San Domenico. A quanto ci risulta fu il Rondoni il primo a ritenerla di maniera di Donatello e la vicinanza a tale ambito fu ribadita dal Carocci e generalmente accolta dalla critica posteriore. Tale ipotesi e` stata di recente accettata da Bennett e Wilkins (1984) i quali ritengono probabile che il modello di Donatello fosse gettato in bronzo da alcuni specialisti nella fusione di campane. A questo proposito va segnalata l'ipotesi della Mc Neal Caplow che ha attribuito a Michelozzo il modello e la fusione in bronzo della campana di San Marco vista la fama di cui l'artista godeva in questo campo.
Data di creazione:
1436 - 1464, sec. XV; 1436 - 1464
Soggetto:
Madonna con Bambino, San Domenico, angeli, fregio con putti alati
Soggetti sacri. Oggetti: medaglioni con Madonna con Bambino; San Domenico; angeli. Simboli: gigli. Decorazioni: scudo a testa di cavallo; archetti; gigli; putti alati; nastri; vasi; croci; rosetta; stella.
Materia e tecnica:
bronzo/ fusione/ incisione
Estensione:
altezza: cm 115; diametro: cm 109
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
Quest'opera di MetsTeca è distribuita con Licenza Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale.
Oggetti digitali
Indirizzo: Convento di S. Marco, P.zza S. Marco, 3, Firenze (FI) - chiostro di Sant'Antonino; già nel chiostro di S. Domenico
Riferimenti
È riferito da: scheda iccd OA: 09-00294552
In: Capolavori del Museo di San Marco
Identificatore: work_63689
Diritti
Diritti: Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Detentore dei diritti: proprietà Stato
Licenza: Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale