allegoria della Virtù
dipinto
Tipo:
Opere; dipinto; Oggetto fisico
Categoria:
Opere d'arte visiva
Autore:
Solimena Francesco (1657 - 1747)
Non si conosce il nome del committente di quest'opera e né la sua originaria collocazione. L'attribuzione del dipinto a Francesco Solimena si basa su specifiche connotazioni stilistiche e potrebbe datarsi intorno agli inizi degli anni Ottanta del Seicento. La tela, raffigurante le virtù cardinali della Temperanza e della Prudenza, si affianca ad un'altra del Solimena, conservata anch'essa nel Museo civico di Rende, avente per soggetto la virtù cardinale della Fortezza. Il legame fra i soggetti iconografici di questi due dipinti e le evidenti analogie stilistiche e compositive, suggeriscono l'ipotesi che essi siano stati realizzati dal pittore nello stesso anno o comunque a breve distanza di tempo l'uno dall'altro. Stilisticamente l'opera è caratterizzata dall'uso di una scioltissima conduzione pittorica e di una gamma cromatica chiara e brillante, con contrasti luce-ombra caratteristici di tutta la produzione pittorica di Solimena. Francesco Solimena è uno degli artisti più rappresentativi della cultura tardo-barocca in Italia. La sua formazione artistica avviene nella bottega del padre Angelo, esponente di rilievo del naturalismo napoletano, guardando all'opera di Francesco Guarino. Il suo imprinting risente delle suggestioni guariniane del naturalismo meridionale, che gli faranno da bussola quando giovanissimo si trasferisce a Napoli nel 1674, dove per poco tempo frequenta l'accademia privata di Francesco Di Maria. Presto si accosta alla pittura scenografica e luminosa di Luca Giordano da cui deriva il senso monumentale della composizione, ma dal cui concitato linguaggio, incline al fantastico, lo divide sempre una forte tendenza alla solidità della forma, alla concretezza naturalistica delle immagini e alla chiarezza dello spazio compositivo. Lo stile del Solimena sboccia lentamente dal confluire di queste diverse matrici risolte con una felice sintesi che preleva la luce vaporosa e brulicante di colori dal Giordano e gli scorci dei sotto in su dal Preti, mentre le vigorose figure che animano le sue composizioni sono debitrici alla tradizione cinquecentesca e ai naturalisti di inizio Seicento.
dipinto raffigurante le personificazioni delle virtù cardinali della Temperanza e della Prudenza. La prima è a sinistra ed è rappresentata da una donna che versa un liquido da una brocca all'altra; la seconda è a destra ed è una donna seduta che evita di guardarsi allo specchio
Data di creazione:
1680 - 1689, sec. XVII; 1680 - 1689
Soggetto:
allegoria della Virtù
Allegorie-simboli: temperanza.Attributi: (Temperanza) donna che versa l'acqua da un'anfora.Allegorie-simboli: prudenza.Attributi: (Prudenza)specchio
Materia e tecnica:
tela/ pittura a olio
Estensione:
altezza: cm. 64; larghezza: cm. 92
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
Quest'opera di MetsTeca è distribuita con Licenza Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale.
Oggetti digitali
Indirizzo: Museo Civico - Pinacoteca, Via Raffaele De Bartolo, Rende (CS), Calabria - secondo piano,inv. 11 (1983/ 1984)
Riferimenti
È riferito da: scheda iccd OA: 18-00141379
In: Pinacoteca "Achille Capizzano"
Identificatore: work_46699
Diritti
Diritti: Comune di Rende
Detentore dei diritti: proprietà Ente pubblico territoriale
Licenza: Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale