La Muta
ritratto di donna
dipinto
Tipo:
Opere; dipinto; Oggetto fisico
Categoria:
Opere d'arte visiva
Autore:
Il dipinto viene documentato per la prima volta a Palazzo Pitti di Firenzenel 1710, anche se si ipotizza che in origine possa essere appartenuto alnel 1710, anche se si ipotizza che in origine possa essere appartenuto alle collezioni ducali urbinati, trasferite con l'eredità di Vittoria dellale collezioni ducali urbinati, trasferite con l'eredità di Vittoria dellaRovere a Firenze. Passata successivamente agli Uffizi, la tavola viene depRovere a Firenze. Passata successivamente agli Uffizi, la tavola viene depositata nel 1927 presso la Galleria Nazionale delle Marche di Urbino, cittositata nel 1927 presso la Galleria Nazionale delle Marche di Urbino, città natale di Raffaello che a quel tempo non possedeva alcuna sua opera. Ilà natale di Raffaello che a quel tempo non possedeva alcuna sua opera. Ilritratto, meglio conosciuto con il nome di 'Muta' per la fissità enigmaticritratto, meglio conosciuto con il nome di 'Muta' per la fissità enigmatica e pensosa, raffigura una gentildonna, la cui identità oggi più accreditaa e pensosa, raffigura una gentildonna, la cui identità oggi più accreditata si riconosce in Giovanna Feltria della Rovere, protettrice del pittoreta si riconosce in Giovanna Feltria della Rovere, protettrice del pittorea Firenze e figlia di Federico da Montefeltro andata in sposa a Giovanni Da Firenze e figlia di Federico da Montefeltro andata in sposa a Giovanni Della Rovere, Signore di Senigallia. L'opera risale al periodo fiorentino della Rovere, Signore di Senigallia. L'opera risale al periodo fiorentino di Raffaello e la datazione oscilla tra il 1505 e il 1509. Le indagini diagi Raffaello e la datazione oscilla tra il 1505 e il 1509. Le indagini diagnostiche effettuate hanno confermato che il dipinto nel giro di pochi anninostiche effettuate hanno confermato che il dipinto nel giro di pochi anniha subito sostanziali mutamenti nei particolari fisionomici e nell'abbiglha subito sostanziali mutamenti nei particolari fisionomici e nell'abbigliamento, causando una diversa interpretazione dell'immagine. Nella prima siamento, causando una diversa interpretazione dell'immagine. Nella prima stesura la donna aveva un aspetto più giovane, capelli mossi e una profondatesura la donna aveva un aspetto più giovane, capelli mossi e una profondascollatura; nella versione definitiva il volto appare più austero, i capescollatura; nella versione definitiva il volto appare più austero, i capelli sono raccolti e la scollatura è pressoché scomparsa. Forse le modifichlli sono raccolti e la scollatura è pressoché scomparsa. Forse le modifiche sono dovute a un mutamento delle 'status' sociale della gentildonna, come sono dovute a un mutamento delle 'status' sociale della gentildonna, come per esempio la vedovanza.e per esempio la vedovanza.
Data di creazione:
sec. XVI; 1505 - 1509
Soggetto:
ritratto di donna
Personaggi: Gentildonna. Oggetti: collana con crocifisso; anelli; nastro per capelli. Abbigliamento.er capelli. Abbigliamento.
Materia e tecnica:
tavola/ pittura a olio
Estensione:
altezza: cm 64; larghezza: cm 48
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
Quest'opera di MetsTeca è distribuita con Licenza Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale.
Oggetti digitali
Indirizzo: Galleria Nazionale delle Marche, Palazzo Ducale, P.zza Duca Federico, Urbino (PU) - appartamento della Duchessa, Salotto, inv.
Riferimenti
È riferito da: Scheda ICCD OA: 11-00264150
In: Galleria Nazionale delle Marche
Identificatore: work_23347
Diritti
Detentore dei diritti: proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Licenza: Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale