Storie di Roma e decorazioni a grottesche
decorazione plastico-pittorica
Tipo:
Opere; decorazione plastico-pittorica; Oggetto fisico
Categoria:
Opere d'arte visiva
Autore:
la volta a schifo costituisce la parte più ricca e meglio conservata della decorazione, il centro è occupato dal grande stemma marmoreo di Paolo III dal quale si dipartono una serie di riquadri geometrici affrescati; nella decorazione prevalgono le raffigurazioni di carattere profano ispirate all'antico con soggetti storico-leggendari e temi mitologici, mentre nelle pareti sono raffigurate le allegorie cristiane. Su tutta la superficie si distende una decorazione a grottesca che crea un ricco effetto decorativo e sulla quale si inseriscono i rilievi in stucco, gli emblemi e i quadri di storia. Il direttore di lavori è il pittore-stuccatore Luzio Luzi da identificarsi con il Luzio Romano del Vasari e del Baglione, lavorò a Castel S. Angelo con una squadra di aiuti, a lui spetta l'ideazione del complesso confermata, oltre che dalle note contabili, anche da numerosi disegni preparatori: due disegni a Dusseldorf e a Windsor, attribuiti inizialmente a Perin del Vaga ed un foglio del British Museum (n.1946) con lo stemma di Paolo III attribuito a Luzio. A questi disegni si può aggiungere uno studio di Windsor ( Royal Library, n. 6828), il foglio deve considerarsi, secondo Gaudioso, un progetto particolarmente notevole del Luzio per la decorazione della sala e permette di integrare idealmente le parti di affresco conservate nei lati nord e sud; anche i due disegni del Victoria and Albert Museum (N.E. 614-613), in varia misura si richiamano alla decorazione. I documenti contabili per la decorazione della sala detta della Biblioteca, situata nell'ala nord dell'appartamento farnesiano, fanno risalire l'inizio della decorazione alla fine del 1543, quasi in concomitanza con i lavori di decorazione della loggia di Paolo III. I lavori di pittura e di stuccatura, proseguono fino al 5 Aprile 1545, da tale data vengono citati solo i lavori di pittura delle pareti e questo potrebbe indicare la conclusione della decorazione della volta e il passaggio alla pittura delle pareti che sono prive di stucchi, la decorazione si è conclusa il 13 giugno 1545, data dell'ultimo pagamento. (I pagamenti relativi all'impresa resi noti per estratti sommari da A. Bertolotti, 1878 e, tradotti malamente in francese dal Rodocanachi, nel 1970, sono stati integrati con nuovi ritrovamenti dal Bruno e dal D'Onofrio). Gli affreschi della sala della Biblioteca sono stati molto danneggiati e presentano numerose lacune, nel 1723 è stato condotto, un restauro, documentato, che aveva arrecato gravi manomissioni, un'altro intervento si è avuto tra la fine dell'800 e i primi del '900 dal generale Mariano Borgatti, ma fondamentale è stato il restauro condotto da Gianluigi Colalucci nel 1967-1982 perchè ha reso possibile una migliore lettura dei soggetti grazie alla pulitura delle superfici pittoriche.
volta a schifo, con al centro stemma marmoreo di Paolo III, sulla superficie, decorata a grottesca, si inseriscono i bassorilievi in stucco non solo nelle cornici di ripartizione della volta ma anche lungo il bellissimo fregio che corre, in fascia continua, sulle quattro pareti mentre i riquadri affrescati rappresentano, prevalentemente, scene celebrative sulle mitiche origini di Roma alternate a quelle che si riferiscono ad Adriano.
Data di creazione:
1544 - 1545, sec. XVI; 1544 - 1545
Soggetto:
Storie di Roma e decorazioni a grottesche
Decorazioni: grottesche. Insegne ecclesiastiche. Guerrieri: episodi storia romana.
Materia e tecnica:
stucco/ doratura/ pittura; intonaco/ pittura a fresco
Condizioni d'uso della risorsa digitale:
Quest'opera di MetsTeca è distribuita con Licenza Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale.
Oggetti digitali
Indirizzo: Castel Sant'Angelo, Lungotevere Castello, 50, Roma (Rm) - sala della Biblioteca,inv. 8/1394
Riferimenti
È riferito da: scheda iccd OA: 12-00186418-A-0
In: Affreschi ed elementi decorativi del Castello
Identificatore: work_22954
Diritti
Diritti: Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Detentore dei diritti: proprietà Stato
Licenza: Con attribuzione, no opere derivate, senza riuso commerciale