Torre di San Pancrazio - Cagliari (Cagliari)
Tipo:
Luoghi della cultura; Oggetto fisico
Categoria:
Musei; Edifici/Strutture di difesa
Responsabile:
Responsabile: SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGIA, BELLE ARTI E PAESAGGIO PER LA CITTA' METROPOLITANA DI CAGLIARI E LE PROVINCE DI ORISTANO E SUD SARDEGNA
La torre di San Pancrazio costituisce, assieme alla gemella torre dell’Elefante, la parte ancor oggi integra delle fortificazioni che i Pisani eressero attorno allo storico quartiere di Castello, a Cagliari, tra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo, in previsione di un attacco da parte del re d’Aragona. Fu costruita nel 1305 da Giovanni Capula, architetto di probabili origini sarde, nel punto più alto del colle per difendere l’ingresso settentrionale della città e per controllare il territorio circostante,. La torre deve il suo nome alla chiesa di San Pancrazio che in passato si trovava nelle vicinanze. Dotata di ponte levatoio, barbacane e fossato, ha una forma ad L ed è realizzata con grandi blocchi di calcare bianco provenienti dalle cave di Bonaria. Si eleva per circa 36 metri di altezza e presenta il lato rivolto verso Castello aperto, come era tipico delle costruzioni pisane, mostrando i quattro piani costruiti su soppalchi di legno. Ancora oggi è possibile osservare le feritoie, posizionate a varie altezze, gli stemmi pisani murati nella struttura e, nella parte più elevata, le mensole. La torre ha subito nel corso dei secoli trasformazioni legate al cambiamento di destinazione d’uso, ma è stata riportata alle condizioni originarie grazie al restauro realizzato agli inizi del Novecento. Dalla sua sommità si gode uno splendido panorama della città e del suo circondario.
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